venerdì 30 novembre 2012

Costituita l’Associazione “Manifesto per la Buona Politica e la Difesa dell’Interesse Pubblico”


Il Comitato Centrale dell’Associazione “Manifesto per la Buona Politica e la Difesa dell’Interesse Pubblico” ha inviato oggi la seguente comunicazione ai sottoscrittori.


Ai sottoscrittori del
Manifesto per la Buona Politica
e la Difesa dell’Interesse Pubblico

Cari Sottoscrittori del Manifesto per la Buona Politica e la difesa dell’Interesse Pubblico,
è stata costituita l’Associazione denominata
“Manifesto per la Buona Politica e la Difesa dell’Interesse Pubblico”

L’iniziativa si è resa necessaria perché a oltre 10 mesi dall’inizio dell’attività, è apparso non ulteriormente differibile procedere ad una opera di strutturazione, ancorché minima, dell’organizzazione di quella che può diventare la principale attività di controllo democratico degli atti della Pubblica Amministrazione, ad ogni livello istituzionale.

In tal senso è stata indetta l’Assemblea generale di tutti i Sottoscrittori del Manifesto per la Buona Politica e la Difesa dell’Interesse Pubblico, che si è regolarmente tenuta il 6 Ottobre scorso, nei locali del Palazzo della Provincia Regionale di Siracusa, sito a Siracusa in Via Malta n. 106.
In quella sede, fu approvato lo statuto, che si allega alla presente, nonché il primo Comitato Centrale che è risultato costituito dai seguenti associati:
BONO NICOLA
BUSCEMI ALESSANDRO
CAVALLARO MARIO
DI LUCIANO ENRICO
DI PIETRO SALVATORE
FAILLA ALDO
GABRIELLI ELISABETTA
MAZZONE GIOVANNI
PEDALINO FRANCESCA
STORACI GIUSEPPE
TABACCO GIOVANNA
XIBILIA SALVATORE
Nel Corso della stessa Assemblea è stato eletto Coordinatore del Comitato Centrale dell’Associazione il socio Bono Nicola.
L’organizzazione dell’Associazione è ridotta al minimo indispensabile e consta della attività autonoma di una pluralità di soggetti, singoli o associati, che potranno organizzarsi in appositi Comitati Cittadini, per mettere in atto l’attività di controllo democratico sulle decisioni, o omissioni, dei responsabili comunali, provinciali, regionali, nazionali e dell’Unione Europea, i cui effetti possono danneggiare l’Interesse Pubblico.
Tutte le iniziative, denunce, segnalazioni, petizioni, richieste di revoca o modifica degli atti assunti ai vari livelli dalle Amministrazioni Pubbliche oggetto di valutazione, troveranno spazio nei NETWORK dell’associazione, e i vari Comitati, o singoli attivisti aderenti all’Associazione “Manifesto per la Buona politica e la Difesa dell’Interesse Pubblico” potranno avvalersi, così, del logo e dell’avallo ufficiale dell’Associazione.
Il Comitato Centrale svolgerà azione di controllo unicamente nella direzione di evitare strumentalizzazioni a fini di parte dell’Associazione “Manifesto per la Buona Politica e la Difesa dell’Interesse Pubblico”.
La forza della nostra azione è e deve restare nella assoluta e rigorosa terzietà delle iniziative portate avanti, che mai dovranno suscitare il dubbio di essere finalizzate alla tutela di interessi di parte.
Ciascuno degli aderenti all’Associazione è libero di aderire e militare in qualsiasi partito e movimento politico, ma nell’esercizio della funzione di controllo democratico, ispirata al “Manifesto per la Buona Politica e la Difesa dell’Interesse Pubblico”, dovrà agire senza alcuna commistione con le proprie posizioni politiche, e nel rispetto rigoroso della fondamentale regola dell’Associazione che è:
NON ESSERE UN PARTITO, NE’ UN MOVIMENTO POLITICO
NON DIVENTARE MAI UN PARTITO, NE’ UN MOVIMENTO POLITICO.
L’Associazione, sin dalla sua costituzione, si è rivolta a tutti i cittadini di ogni ceto sociale,  credo religioso e convinzione politica, sollecitando il loro impegno a difesa dell’interesse generale, per contrastare il malcostume nella gestione politica che ha portato la società italiana ai più bassi livelli di tutela mai conosciuti.
Obiettivo dell’Associazione è lottare contro la corruzione, la delinquenza istituzionale, la falsità e lo sfruttamento delle posizioni di potere rivestite per servire interessi personali o di gruppo e, quindi, restituire alla politica la sua nobile funzione di strumento insostituibile di gestione dei conflitti sociali e di promozione dello sviluppo, nel rispetto della legge e dei valori umani.
La difesa reale dell’Interesse Pubblico è possibile e sta a noi dimostrarlo.
Inizieremo l’attività con la denuncia pubblica di una prima grande questione e cioè la richiesta di azioni forti per fare luce sul perché non si spendono i Fondi dell’Unione Europea, e si lascia il Mezzogiorno senza speranza e senza prospettive.
Accanto a questa prima azione, di respiro nazionale, che presto dettaglieremo nei nostri Social Network consultabili dal sito www.manifestobuonapolitica.it, Vi invitiamo a cominciare concretamente l’attività di vigilanza democratica e, in tal senso, Vi sollecitiamo a individuare atti deliberativi, ordinanze, leggi sia regionali che nazionali, che sacrificano l’interesse pubblico per favorire interessi privati, e ad assumere, sulle questioni più importanti, iniziative di critica, di contestazione e di sollecitazione a ritirare i provvedimenti o ad emendarli, svolgendo le veci della politica che, ormai da anni, ha abdicato a questo ruolo.
Organizzeremo, inoltre, periodiche informazioni sulle tecniche di denuncia degli atti amministrativi da contestare, mentre per qualsiasi chiarimento, potete interloquire col Comitato Centrale, tramite il Blog, l’email o facebook, collegandovi al sito www.manifestobuonapolitica.it

IL COMITATO CENTRALE DELL’ASSOCIAZIONE
MANIFESTO PER LA BUONA POLITICA
E LA DIFESA DELL’INTERESSE PUBBLICO


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STATUTO

Articolo 1 – Natura.
Articolo 2 – Durata.
Articolo 3 – Contrassegno.
Articolo 4 – Oggetto e finalità.
Articolo 5 – Adesione al Movimento.
Articolo 6 – Finanziamento delle attività.
Articolo 7 – Procedure operative.

ARTICOLO 1 – NATURA
E’ costituita una libera associazione di cittadini denominata “Manifesto per la buona politica e la difesa dell’interesse pubblico” che non è un partito politico né vuole diventarlo in futuro.
Il sito web “www.manifestobuonapolitica.it”, con i blog ed i social network ad esso collegati, costituisce la piattaforma ed il veicolo di confronto e di consultazione degli associati, nonché il principale strumento della loro operatività.
I contatti con l’associazione sono assicurati prevalentemente mediante il sito web “www.manifestobuonapolitica.it”, ed i blog ed i social network ad esso collegati, nonché mediante la partecipazione ad assemblee, di cui una a livello nazionale da organizzare almeno una volta l’anno.

ARTICOLO 2 - DURATA
L’associazione “Manifesto per la buona politica e la difesa dell’interesse pubblico” ha durata indeterminata.

ARTICOLO 3 – CONTRASSEGNO
All’associazione viene abbinato un contrassegno, registrato a norma di legge, costituito dall’espressione “Manifesto per la buona politica e la difesa dell’interesse pubblico”, scritta in bianco su fondo verde come da contesto grafico di seguito rappresentato, che si caratterizza per le forme, i caratteri e i colori utilizzati:


  

ARTICOLO 4 – OGGETTO E FINALITÀ
L’associazione non è caratterizzata da ideologie di destra, di centro o di sinistra, è laica ma aperta ai credenti e non credenti, ed è animata dall’unico obiettivo di promuovere il miglioramento della qualità della politica quale strumento per la difesa dell’interesse pubblico mediante:
la divulgazione, la promozione, il confronto ed il miglioramento del documento “Manifesto per la buona politica e la difesa dell’interesse pubblico” che, allegato al presente Statuto, ne costituisce parte integrante;
la vigilanza sull’azione di coloro che ricoprono cariche elettive e la denuncia degli eventuali loro comportamenti contrari ai dettami del suddetto documento-Manifesto e, quindi, alla tutela dell’interesse pubblico.
L’associazione promuove l’efficiente ed efficace scambio di opinioni, nonché il più ampio confronto democratico, sul tema della difesa dell’interesse pubblico e sul rispetto dei contenuti del Manifesto, indipendentemente da ogni legame partitico o sindacale sia degli associati che dei soggetti che ricoprono cariche elettive, senza la mediazione di organismi direttivi o rappresentativi, riconoscendo a ciascuno degli aderenti all’associazione il più ampio ruolo attivo nel perseguimento dell’obiettivo di cui al c. 1 del presente articolo per il tramite dei blog e dei social network collegati al sito web “www.manifestobuonapolitica.it”.

ARTICOLO 5 – ADESIONE AL MOVIMENTO
L’adesione all’associazione non prevede formalità maggiori rispetto alla registrazione ad un normale sito Internet.
L’associazione è aperta ai cittadini italiani:
di età superiore ai 16 anni;
che condividono, e si impegnano a rispettare e promuovere, i contenuti del documento “Manifesto per la buona politica e la difesa dell’interesse pubblico”, impegnandosi altresì a denunciare, sui blog e sui social network collegati al sito web “www.manifestobuonapolitica.it”, sui mass media, con pubbliche manifestazioni e con qualsiasi altro mezzo, ogni comportamento divergente dai principi sanciti dal documento Manifesto e che intacca l’interesse pubblico;
che non hanno subito condanne penali per delitti non colposi, anche solo in primo grado, contro la pubblica amministrazione e/o associativi di tipo mafioso e per reati che minino i principi fondativi dell’associazione.
La richiesta di adesione all’associazione si completa con la sottoscrizione del documento Manifesto, con le modalità specificate nel sito web “www.manifestobuonapolitica.it”; attraverso di essa, l’aspirante aderente autocertifica il possesso dei requisiti ed assumere gli impegni previsti al paragrafo precedente.
Possono aderire all’associazione, oltre a singole persone, anche organismi collettivi. La partecipazione all’associazione dura fino al recesso dell’associato o alla sua esclusione per mancanza o perdita dei requisiti di ammissione o per altri gravi motivi.

ARTICOLO 6 – FINANZIAMENTO DELLE ATTIVITÀ
Non è previsto il versamento di alcuna quota di adesione all’associazione.
Nell’ambito dei blog e dei social network collegati al sito web “www.manifestobuonapolitica.it” potranno essere aperte sottoscrizioni, su base volontaria, per la raccolta di fondi destinati a finanziare specifiche iniziative e/o manifestazioni.
Il soggetto promotore della raccolta fondi è tenuto a pubblicare, sul medesimo blog o social network, il rendiconto attivo e passivo della sottoscrizione entro 30 giorni dalla realizzazione dell’iniziativa o manifestazione promossa, pena l’esclusione dall’associazione.

ARTICOLO 7 – PROCEDURE OPERATIVE
Fermo restando il diritto-dovere di ogni aderente all’associazione di vigilare sull’azione di coloro che ricoprono cariche elettive e di denunciare gli eventuali loro comportamenti contrari ai contenuti del documento “Manifesto per la buona politica e la difesa dell’interesse pubblico”, in ogni Comune potranno essere costituiti uno o più comitati promotori dell’attuazione dei principi associativi.
Detti comitati opereranno in modo autonomo, scegliendo le tematiche di interesse in modo indipendente rispetto al livello territoriale di appartenenza, ed utilizzeranno il contrassegno di cui al precedente art. 3 alla sola condizione di agire conformemente alle norme del presente statuto e con l’esclusivo obiettivo di promuovere i postulati del documento Manifesto sintetizzabili nell’attuazione della buona politica quale strumento di perseguimento dell’interesse pubblico.
La costituzione e l’attività di detti comitati dovrà essere costantemente divulgata attraverso i blog ed i social network collegati al sito web “www.manifestobuonapolitica.it”, sia per l’opportuno scambio conoscitivo ed informativo, sia per la verifica della coerenza delle iniziative con i postulati del documento Manifesto.
In occasione della prima assemblea nazionale sarà eletto il comitato centrale dell’associazione, composto da non memo di dieci associati. Il comitato centrale, a sua volta, eleggerà al suo interno il coordinatore che sarà anche il rappresentante legale dell’associazione. Il comitato centrale dell’associazione avrà il compito di promuovere e diffondere le attività associative e di verificare la coerenza delle iniziative dei comitati comunali con il documento Manifesto, nonché quello di deliberare l’esclusione degli associati ai sensi dell’art. 5 c. 4. Provvisoriamente detto comitato centrale è costituito dagli associati eletti nel corso nell’assemblea tenutasi a Siracusa in data 6 ottobre 2012.
Ove venissero individuati nelle attività dei singoli associati e/o dei comitati comunali elementi di incoerenza o di strumentalizzazione, preordinati a scopi diversi rispetto a quelli associativi, il comitato centrale potrà attuare, anche per il tramite di eventuali delegati, la denuncia pubblica dell’attività contestata, l’oscuramento sui blog e sui social network collegati al sito web “www.manifestobuonapolitica.it” delle iniziative ritenute incoerenti, nonché l’espulsione dei singoli soggetti resisi autori di dette iniziative, salvo la revoca dell’autorizzazione all’uso del contrassegno.
Versione del 06/10/2012



MANIFESTO PER LA BUONA POLITICA E LA DIFESA DELL’INTERESSE PUBBLICO

Preambolo
«La crisi economica internazionale ha evidenziato i limiti ormai non più sopportabili di un sistema politico che ha totalmente smarrito il primo obbiettivo della “Buona Politica” e cioè il perseguimento dell’interesse pubblico.
In Italia, negli ultimi decenni, in particolare dal 1977 in poi, c’è stata la progressiva affermazione di una pratica politica quasi unicamente interessata ad alimentare il consenso, con il sempre più massiccio ricorso all’utilizzo clientelare delle risorse pubbliche.
Da qui i grandi scompensi del sistema-Italia, sia per il costante aumento della pressione fiscale, causa prima dell’ammanco di risorse agli investimenti e allo sviluppo, sia per il regolare ricorso all’aumento del debito pubblico, che costituisce la principale palla al piede di ogni possibile azione di rilancio della produzione e dell’occupazione.
In questi anni sono emersi sempre più gravi i condizionamenti della politica da parte dei poteri forti, che hanno con crescente disinvoltura imposto al sistema economico i loro vincoli protezionistici, per la difesa dei loro privilegi, scaricando sui ceti sociali più deboli il costo da pagare.
Per tale via, ai giovani si sta rubando il Futuro e al Paese ogni capacità competitiva nell’economia internazionale, a sua volta caratterizzata dal fenomeno della globalizzazione, che condanna al naufragio i sistemi economici incapaci di rispettare le sue inderogabili regole.
A fronte di tutto ciò, non solo la politica italiana appare del tutto incapace di comprendere la gravità della sfida, ma piuttosto continua a indulgere in pratiche clientelari e di tutela di interessi particolari antiche e superate, oltre che moralmente inaccettabili.
In queste condizioni, è ovvio che l’assenza di capacità di indirizzo e di riferimenti forti, in grado di guidare il Paese fuori dal tunnel, e quindi la paura per il futuro e la rabbia per il sentirsi soli e abbandonati, diano spazio alla reazione istintiva della cosiddetta antipolitica, il cui unico obiettivo è l’esercizio della contestazione non solo alla classe politica, ma di fatto all’intero sistema istituzionale, che rischia di essere travolto con furore iconoclasta, da una reazione irrazionale e, soprattutto, incapace di offrire valide alternative.
È il trionfo della demagogia, nel contempo causa ed effetto di affondamento del Paese.
E invece è proprio dalla politica che occorre ripartire o meglio dalla “Buona Politica”, e restituirle il ruolo che le compete: ossia la ricerca dell’interesse comune, contro tutte le logiche corporative e di tutela degli interessi particolari, che ha caratterizzato e caratterizza le modalità di azione della politica con la p minuscola, che purtroppo domina, a Destra e a Sinistra, la scena nazionale.
Occorre, altresì, che la società civile si svegli, che non si lasci annebbiare dalle sirene dell’antipolitica e che prenda con responsabilità coscienza non solo dei suoi diritti, ma anche dei suoi doveri, e cioè pretendere dalla politica e dalle istituzioni la tutela dell’interesse generale sempre e comunque.
Ma per inverare questo nobile principio, bisogna avere precisi parametri oggettivi e condivisi di scelta e valutazione dei comportamenti degli uomini politici, che consentano di monitorarne l’azione quotidianamente, onde verificarne la coerenza rispetto all’effettiva tutela dell’interesse generale. Questa è l’unica strada possibile per uscire dalla crisi e ricreare le condizioni per una corretta convivenza civile, senza più monopoli di privilegio per nessuno.»
Premessa
Il presente manifesto è stato redatto per l’attuazione della Buona Politica al servizio dell’interesse generale, da realizzarsi attraverso le Buone Pratiche, in seguito specificatamente individuate e definite allo scopo di fissarle univocamente e portarle con chiarezza a conoscenza di politici e cittadini per indurli ad accettarle e, con l’apposizione della firma, ad impegnarsi a vigilare e a farle rispettare.
Testo del manifesto
Il Buon Politico deve:
1) dire sempre la verità;
2) evitare di indulgere in promesse non mantenibili;
3) rinunciare al clientelismo, primo nemico dell’interesse pubblico;
4) adottare regole che garantiscano la trasparenza in ogni fase della gestione politica ed amministrativa e impegnarsi a farle rispettare;
5) impegnarsi affinché il suo ufficio pubblico non solo debba essere, ma anche apparire cristallino;
6) difendere e servire sempre i diritti e mai i privilegi;
7) evitare di strumentalizzare le istituzioni a fini di parte e per servire interessi personali singoli o collettivi;
8) adottare strumenti di governo che riducano al massimo la discrezionalità e consentano di misurare costantemente gli effetti e i risultati delle scelte compiute;
9) favorire l’adozione di strumenti per una democrazia realmente partecipata;
10) prendere decisioni chiare e, se necessario, anche impopolari purché funzionali all’interesse generale;
11) rendere efficiente l’azione amministrativa e assicurare tempi certi e brevi nelle decisioni e nelle conseguenti procedure;
12) rifuggire dalla elencazione sommaria e confusa dei problemi, ma operare per una loro puntuale individuazione e conseguente soluzione, identificando altresì gli interlocutori istituzionali competenti;
13) rifuggire la demagogia e il populismo; adottando un approccio serio alle problematiche, caratterizzato da studio, analisi, ricerca, fatica, perseveranza e dedizione;
14) non limitare l’azione politica alla mera richiesta di finanziamenti, bensì alla individuazione di metodologie e percorsi che consentano il pieno raggiungimento degli obbiettivi programmati;
15) promuovere una grande azione politica per liberare il sistema economico italiano da ogni forma di vincolo protezionistico;
16) riorganizzare il sistema produttivo nazionale per attrezzarlo a raccogliere e vincere la sfida per la competitività;
17) contribuire al veloce rinnovamento della classe politica, contrastando in ogni modo, a partire dalla formazione delle liste elettorali, chi si è distinto in pratiche clientelari;
18) ostacolare, in particolare, la ricandidatura di chiunque abbia più di una volta praticato transumanze da un partito all’altro, con l’evidente obiettivo di ricercare gratificazioni di ordine personale.
Con la firma dei punti di questo Manifesto, ciascun sottoscrittore esprime la volontà di aderirvi incondizionatamente.
Le obbligazioni nascenti dall’apposizione della firma variano a seconda che il sottoscrittore svolga o si accinga a svolgere o meno un ruolo politico o amministrativo. In particolare,
• nella qualità di politici ci impegniamo solennemente a rispettarne tutti i punti, pena, in caso di qualsiasi violazione, l’immediata delegittimazione e il conseguente obbligo morale alla presentazione delle dimissioni da qualsiasi carica o incarico pubblico rivestito;
• nella qualità di cittadini, non coinvolti in prima persona in politica, ci impegniamo solennemente:
a) a non sostenere liste che non abbiano fatto esplicita accettazione di questo manifesto;
b) a non votare candidati che non abbiano apposto la loro firma allo stesso;
c) a rinunciare a chiedere favori e privilegi ai politici di qualsiasi livello istituzionale;
d) a svolgere ogni azione per pretendere sempre, in ogni decisione politica e amministrativa, il rispetto dei diritti collettivi, del bene pubblico e il perseguimento dell’interesse generale;
e) ad esercitare con efficacia ed efficienza la vigilanza per la corretta attuazione di questi nobili principi. L’Italia ha bisogno che la politica si rigeneri e torni velocemente al suo originario ruolo e cioè

LA DIFESA DEL BENE COMUNE E DEI DIRITTI DI TUTTI I CITTADINI.

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