venerdì 21 settembre 2012

INCONTRO DEL 6 OTTOBRE 2012 A SIRACUSA - ORE 18.00, PALAZZO DELLA PROVINCIA


LETTERA AI SOTTOSCRITTORI  DEL MANIFESTO PER LA BUONA POLITICA E LA DIFESA DELL’INTERESSE PUBBLICO

Carissimi,
Nel ringraziarVi ancora una volta per la spontanea adesione al Manifesto per La Buona Politica e la Difesa dell’Interesse Pubblico, che ci ha consentito,  senza il ricorso a nessuna campagna promozionale, di raggiungere la considerevole cifra di alcune centinaia di sottoscrittori, riteniamo giunto il momento di fare un’ulteriore salto di qualità in direzione dell’adozione di iniziative finalizzate al miglioramento della politica nel Nostro Paese.
Più la crisi avanza e maggiormente si assiste a tutto un fiorire di partiti, movimenti e  liste più o meno civiche, che nell’insieme evidenziano la totale assenza di proposte in grado di fare uscire il Paese  dalla crisi e quindi di ridare la speranza ai cittadini.
La progressiva omologazione dei vari partiti, gruppi e movimenti, resa ancora più evidente dalla crisi delle ideologie, che ha portato allo scoperto, con le finte diversità del passato, le imbarazzanti similitudini nella gestione del potere, oggi ha ridotto la politica unicamente a una sterile e vuota contrapposizione tra gruppi, partiti e persone, resa ancora più perniciosa e ingiustificata dall’assenza di qualsiasi differenza  di proposta politica da parte dei protagonisti di questa continua rissa da cortile.
Ma l’aspetto più grave di questa triste e sterile contrapposizione per la gestione del potere, senza idee né prospettive, è l’assoluta mancanza di serie analisi sulle ragioni del declino che ha colpito la nostra Patria e, conseguentemente, l’irritante  riproposizione di ricette e di improbabili soluzioni, che stancamente vengono ripetute, pur sapendo che sono le stesse propinate da decenni e rivelatisi del tutto fallimentari.
E invece occorre che finalmente qualcuno spieghi perché il sistema politico in Italia ha fallito, e merita di essere rottamato in toto, non attraverso un giudizio sommario di  piazza, ma semplicemente attraverso la corretta analisi delle cause della crisi, e la conseguente proposizione delle soluzioni, fondate sul rispetto dei principi di tutela dell’interesse pubblico.
Un processo di rinnovamento, che consenta di eliminare dalla classe politica non i farabutti, i corrotti,  gli opportunisti e comunque i responsabili del fallimento in quanto tali, ma tutti i soggetti incapaci di ragionare ed operare in funzione della buona politica rivolta alla tutela dell’interesse collettivo.
E’ questa la sfida vera! Non la logica della contrapposizione esasperata sterile e vuota, avanzata da partiti e movimenti vecchi e nuovi, che accusandosi a vicenda, pretendono di essere considerati ciascuno per suo conto portatori della verità; e neanche la logica perversa e, peraltro simile, dell’antipolitica che, in nome di un presunto diritto di vendetta per i danni subiti dalle male azioni della classe politica, facendo finta di ignorare le gravissime complicità e connivenze della società civile, che ha chiesto esattamente ciò che la classe politica ha dato, cerca di auto referenziarsi, senza titoli né proposte, per attuare l’eliminazione giustizialista dei politici colpevoli.
Ma al contrario la soluzione è nell’adozione convinta delle buone politiche al servizio dell’interesse pubblico, le cui buone pratiche non sono solo un’efficace strumento di verifica e selezione del personale politico cui delegare  funzioni di responsabilità, ma sono anche le uniche che possono determinare il superamento delle problematicità che affliggono il nostro Paese, e rimuovere alla radice le cause che bloccano un sistema economico, da decenni fagocitato dagli egoismi dei vari gruppi lobbistici e dei “poteri forti”.
Le buone politiche, infatti, non possono che puntare all’eliminazione di tutte le nicchie protezionistiche, costruite in questi anni al servizio di gruppi sociali ben precisi, sostenuti a loro volta dalle rappresentanze politiche di riferimento, il cui unico obbiettivo è sempre stato quello di scaricare il costo sociale dei loro privilegi sulle categorie più deboli, senza capire l’enorme danno arrecato al sistema economico e, quindi, anche ai propri gruppi sociali, malgrado l’ottenimento degli illeciti benefici. Una politica condizionata da soggetti guidati da logiche di arroganza e di insaziabile ingordigia,  che ha dato vita a un enorme atto autolesionistico con cui è stato rubato il futuro ai nostri giovani, ed è stato costruito un sistema politico asfittico e una economia moribonda, che da anni ha perso progressivamente competitività e si è ridotta a non produrre più, ed ad assistere impotente alla progressiva  distruzione dei posti di lavoro,  con tanta fatica creati in passato.
Ma la strada per l’abolizione dei privilegi e delle nicchie protezionistiche è lunga e tortuosa, carica di pericoli e insidie, perché dietro ogni buona intenzione, si nasconde una consapevolezza che trae beneficio, diretto o indiretto, dalla prosecuzione delle modalità comportamentali di questo crepuscolare sistema, ed è incapace di vedere i benefici, in termini di rilancio dello sviluppo, che invece si otterrebbero con la totale abolizione delle nicchie protezionistiche e, quindi, con una radicale inversione di tendenza nell’organizzazione del sistema economico nazionale.
Ecco perché occorre alzare il livello della promozione del “Manifesto per la Buona Politica e la Difesa dell’Interesse Pubblico”, che punta a migliorare la qualità del confronto nel nostro Paese, privilegiando i contenuti di una scelta di etica politica, in contrapposizione ad un sistema dimostratosi incapace di operare con logiche di tutela dell’interesse generale.
Un movimento, dunque, trasversale nel senso più completo e nobile del termine, e che si rivolge a tutti gli uomini di buona volontà, senza distinzioni di convinzioni politiche, credo religioso, sesso o colore della pelle, accomunati da un’unica volontà: lavorare insieme per una società migliore, più libera, più aperta e non più condizionata da interessi lobbistici di qualsivoglia natura.
Un movimento nato per diffondere le Buone Politiche e per vigilare affinchè siano realmente praticate e non per formare l’ennesimo partito da presentare alle elezioni, ma che al contrario, proprio perché non è  un competitore politico e non cerca né toglie voti a nessuno, può rivolgersi a tutti e chiedere di condividere e attuare  i valori e le regole contenuti nel “Manifesto per la Buona Politica e la Difesa dell’Interesse Pubblico”.
Per tali motivi, per riflettere sull’adozione di modelli organizzativi idonei agli obbiettivi e sulle modalità per diffondere i valori del “Manifesto per la Buona Politica e la Difesa dell’Interesse Pubblico”,  nonchè per organizzare al meglio l’acquisizione delle adesioni allo stesso, da parte  dei candidati alle prossime elezioni regionali siciliane, e successivamente alle imminenti elezioni legislative nazionali, appare utile e opportuno indire un  incontro tra tutti i sottoscrittori del manifesto, per avviare un percorso condiviso e definire al meglio l’assetto strutturale per le prossime azioni da intraprendere.
L’incontro si terrà a Siracusa, Sabato 6 Ottobre 2012 alle ore 18,00 presso il Palazzo della Provincia in Via Malta.
Coloro che non potessero intervenire di persona, ma che desiderano ugualmente dare un contributo, possono farlo entro l’1.10.2012 attraverso la casella e.mail manifestoxb.politica@libero.it o utilizzando il Blog http://manifestobuonapolitica-e-int-pubblico.blogspot.it/ o, ancora, attraverso Facebook http://it-it.facebook.com/pages/Manifesto-per-la-buona-politica-e-difesa-dell’interesse-pubblico/201595059931999?=info


IL COMITATO PROVVISORIO  DEI FIRMATARI DEL
“MANIFESTO PER LA BUONA POLITICA  E LA DIFESA DELL’INTERESSE PUBBLICO”


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