LETTERA AI SOTTOSCRITTORI DEL MANIFESTO PER LA BUONA POLITICA E
LA DIFESA DELL’INTERESSE PUBBLICO
Carissimi,
Nel
ringraziarVi ancora una volta per la spontanea adesione al Manifesto per La
Buona Politica e la Difesa dell’Interesse Pubblico, che ci ha consentito, senza il ricorso a nessuna campagna
promozionale, di raggiungere la considerevole cifra di alcune centinaia di
sottoscrittori, riteniamo giunto il momento di fare un’ulteriore salto di qualità
in direzione dell’adozione di iniziative finalizzate al miglioramento della
politica nel Nostro Paese.
Più
la crisi avanza e maggiormente si assiste a tutto un fiorire di partiti,
movimenti e liste più o meno civiche, che
nell’insieme evidenziano la totale assenza di proposte in grado di fare uscire il
Paese dalla crisi e quindi di ridare la speranza
ai cittadini.
La
progressiva omologazione dei vari partiti, gruppi e movimenti, resa ancora più
evidente dalla crisi delle ideologie, che ha portato allo scoperto, con le finte
diversità del passato, le imbarazzanti similitudini nella gestione del potere,
oggi ha ridotto la politica unicamente a una sterile e vuota contrapposizione
tra gruppi, partiti e persone, resa ancora più perniciosa e ingiustificata
dall’assenza di qualsiasi differenza di
proposta politica da parte dei protagonisti di questa continua rissa da cortile.
Ma
l’aspetto più grave di questa triste e sterile contrapposizione per la gestione
del potere, senza idee né prospettive, è l’assoluta mancanza di serie analisi
sulle ragioni del declino che ha colpito la nostra Patria e, conseguentemente, l’irritante
riproposizione di ricette e di improbabili
soluzioni, che stancamente vengono ripetute, pur sapendo che sono le stesse
propinate da decenni e rivelatisi del tutto fallimentari.
E
invece occorre che finalmente qualcuno spieghi perché il sistema politico in
Italia ha fallito, e merita di essere rottamato in toto, non attraverso un
giudizio sommario di piazza, ma
semplicemente attraverso la corretta analisi delle cause della crisi, e la
conseguente proposizione delle soluzioni, fondate sul rispetto dei principi di
tutela dell’interesse pubblico.
Un
processo di rinnovamento, che consenta di eliminare dalla classe politica non i
farabutti, i corrotti, gli opportunisti
e comunque i responsabili del fallimento in quanto tali, ma tutti i soggetti
incapaci di ragionare ed operare in funzione della buona politica rivolta alla
tutela dell’interesse collettivo.
E’
questa la sfida vera! Non la logica della contrapposizione esasperata sterile e
vuota, avanzata da partiti e movimenti vecchi e nuovi, che accusandosi a
vicenda, pretendono di essere considerati ciascuno per suo conto portatori
della verità; e neanche la logica perversa e, peraltro simile, dell’antipolitica
che, in nome di un presunto diritto di vendetta per i danni subiti dalle male azioni
della classe politica, facendo finta di ignorare le gravissime complicità e
connivenze della società civile, che ha chiesto esattamente ciò che la classe
politica ha dato, cerca di auto referenziarsi, senza titoli né proposte, per
attuare l’eliminazione giustizialista dei politici colpevoli.
Ma
al contrario la soluzione è nell’adozione convinta delle buone politiche al
servizio dell’interesse pubblico, le cui buone pratiche non sono solo un’efficace
strumento di verifica e selezione del personale politico cui delegare funzioni di responsabilità, ma sono anche le
uniche che possono determinare il superamento delle problematicità che affliggono
il nostro Paese, e rimuovere alla radice le cause che bloccano un sistema
economico, da decenni fagocitato dagli egoismi dei vari gruppi lobbistici e dei
“poteri forti”.
Le
buone politiche, infatti, non possono che puntare all’eliminazione di tutte le
nicchie protezionistiche, costruite in questi anni al servizio di gruppi sociali
ben precisi, sostenuti a loro volta dalle rappresentanze politiche di
riferimento, il cui unico obbiettivo è sempre stato quello di scaricare il
costo sociale dei loro privilegi sulle categorie più deboli, senza capire
l’enorme danno arrecato al sistema economico e, quindi, anche ai propri gruppi
sociali, malgrado l’ottenimento degli illeciti benefici. Una politica
condizionata da soggetti guidati da logiche di arroganza e di insaziabile
ingordigia, che ha dato vita a un enorme
atto autolesionistico con cui è stato rubato il futuro ai nostri giovani, ed è
stato costruito un sistema politico asfittico e una economia moribonda, che da
anni ha perso progressivamente competitività e si è ridotta a non produrre più,
ed ad assistere impotente alla progressiva
distruzione dei posti di lavoro, con tanta fatica creati in passato.
Ma
la strada per l’abolizione dei privilegi e delle nicchie protezionistiche è
lunga e tortuosa, carica di pericoli e insidie, perché dietro ogni buona intenzione,
si nasconde una consapevolezza che trae beneficio, diretto o indiretto, dalla
prosecuzione delle modalità comportamentali di questo crepuscolare sistema, ed
è incapace di vedere i benefici, in termini di rilancio dello sviluppo, che
invece si otterrebbero con la totale abolizione delle nicchie protezionistiche
e, quindi, con una radicale inversione di tendenza nell’organizzazione del
sistema economico nazionale.
Ecco
perché occorre alzare il livello della promozione del “Manifesto per la Buona
Politica e la Difesa dell’Interesse Pubblico”, che punta a migliorare la
qualità del confronto nel nostro Paese, privilegiando i contenuti di una scelta
di etica politica, in contrapposizione ad un sistema dimostratosi incapace di
operare con logiche di tutela dell’interesse generale.
Un
movimento, dunque, trasversale nel senso più completo e nobile del termine, e
che si rivolge a tutti gli uomini di buona volontà, senza distinzioni di
convinzioni politiche, credo religioso, sesso o colore della pelle, accomunati
da un’unica volontà: lavorare insieme per una società migliore, più libera, più
aperta e non più condizionata da interessi lobbistici di qualsivoglia natura.
Un
movimento nato per diffondere le Buone Politiche e per vigilare affinchè siano
realmente praticate e non per formare l’ennesimo partito da presentare alle
elezioni, ma che al contrario, proprio perché non è un competitore politico e non cerca né toglie
voti a nessuno, può rivolgersi a tutti e chiedere di condividere e attuare i valori e le regole contenuti nel “Manifesto per
la Buona Politica e la Difesa dell’Interesse Pubblico”.
Per
tali motivi, per riflettere sull’adozione di modelli organizzativi idonei agli
obbiettivi e sulle modalità per diffondere i valori del “Manifesto per la Buona
Politica e la Difesa dell’Interesse Pubblico”, nonchè per organizzare al meglio
l’acquisizione delle adesioni allo stesso, da parte dei candidati alle prossime elezioni regionali
siciliane, e successivamente alle imminenti elezioni legislative nazionali,
appare utile e opportuno indire un
incontro tra tutti i sottoscrittori del manifesto, per avviare un
percorso condiviso e definire al meglio l’assetto strutturale per le prossime
azioni da intraprendere.
L’incontro si terrà a
Siracusa, Sabato 6 Ottobre 2012 alle ore 18,00 presso il Palazzo della Provincia
in Via Malta.
Coloro
che non potessero intervenire di persona, ma che desiderano ugualmente dare un
contributo, possono farlo entro l’1.10.2012 attraverso la casella e.mail manifestoxb.politica@libero.it
o utilizzando il Blog http://manifestobuonapolitica-e-int-pubblico.blogspot.it/ o,
ancora, attraverso Facebook http://it-it.facebook.com/pages/Manifesto-per-la-buona-politica-e-difesa-dell’interesse-pubblico/201595059931999?=info
IL COMITATO PROVVISORIO
DEI FIRMATARI DEL
“MANIFESTO PER LA BUONA POLITICA E LA DIFESA DELL’INTERESSE PUBBLICO”
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