L'istituzione
della Zona franca della legalità a Caltanissetta non corrisponde ai sani
principi della Buona Politica per la Tutela dell'Interesse Pubblico. Infatti,
in un Paese come l'Italia ad altissima tassazione, creare un'area di fiscalità
agevolata si traduce in una formidabile penalizzazione per il resto del
territorio, che rischia conseguentemente la "desertificazione
economica" e l'esodo in massa degli investitori. Una strategia superata e
già rivelatasi fallimentare ovunque sia stata adottata, e che nella
fattispecie, con il riferimento specifico a una non meglio chiarita
"legalità", fa assumere all'iniziativa una connotazione ulteriormente
inquietante, identificando l'area quasi come una sorta di fortezza,
defiscalizzata e protetta dalla criminalità organizzata, mentre al di fuori
continuerebbe ad imperare il "far west". E' penoso che un
"governo tecnico", piuttosto che ricercare soluzioni efficaci per il
recupero della competitività dell'economia nazionale, ricorra a strumenti di
effetto-annunzio tipici dei più demagogici e inconcludenti governi politici
della storia Repubblicana.
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